Ultimi giorni di agosto, la situazione dei nostri olivi

Siamo ormai arrivati alla seconda metà di agosto che, nonostante alcuni fenomeni temporaleschi presenti nella settimana di Ferragosto, continua ad essere caratterizzata da temperature elevate.

Il monitoraggio fatto nell’area Comunale ha evidenziato la totale assenza di infestazione tanto da far ben sperare.
Analizzando l’andamento della presente campagna, il 2018 si presenta con una buona produzione di frutti (anche se questo aspetta dipende molto dalle zone). In generale sul nostro territorio non si sono riscontrati gravi danni, se non localizzati, da gelo e le piante hanno comunque risposto bene dopo un’estate, quella del 2017, caratterizzata da siccità anche estrema.
Per quanto riguarda invece la presenza di attacchi di mosca, l’andamento climatico di questo periodo ha consentito addirittura una ulteriore leggera diminuzione della presenza di uova e larve sui frutti rispetto alla fine di luglio inizio agosto. Questo perché le temperature spesso molto elevate di queste settimane hanno causato la morte delle uova e larve giovani in modo ancora più marcato rispetto al mese di luglio, arrivando spesso anche al 100% della mortalità di uova e piccole larve.
In questa fase, sempre in relazione ad eventuali attacchi di mosca, è da tenere presente anche un altro aspetto: quello legato alle caratteristiche delle olive durante le varie fasi fenologiche. In questo momento le olive si trovano ad aver completato la fase di indurimento del nocciolo, ma non avendo una disponibilità idrica particolarmente elevata, risultano ancora non particolarmente polpose. Questo elemento aumenta quelli che sono gli effetti della mortalità da caldo, in quanto le olive sono più piccole e anche più coriacee e quindi più difficili da attaccare.
Questo ragionamento deve essere fatto anche considerando il numero di olive per pianta. Infatti se sulla pianta sono presenti pochi frutti, questi saranno proporzionalmente più grandi e più facilmente attaccabili (per quanto abbiamo espresso prima). Se invece la pianta risulta avere una buona presenza di frutti, questi saranno di dimensioni più piccoli e quindi più difficilmente attaccabili.
A questo punto non rimane che aspettare e vedere l’evolversi dell’andamento climatico delle prossime settimane e capire, attraverso i monitoraggi che dovranno continuare ad essere fatti, se dovremo o meno intervenire con un trattamento delle nostre olivete.

Stesso ragionamento si può fare per una maggiore o minore carica, infatti nel caso di poche olive per pianta avremo drupe proporzionalmente più grandi e di conseguenza una riduzione della probabile mortalità, ragionamento opposto con una carica molto elevata e olive di minori dimensioni.

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Lisa Volpi

Laurea in scienze forestali ed una consolidata esperienza al servizio di moltissime aziende toscane del settore